Ricerca di nuove socializzazioni all’acqua dopo le alluvioni del 2023-24 in Emilia-Romagna
Proponenti: Tommaso Rimondi, Alessandra Landi e Gabriele Manella dell’Università di Bologna, Giorgio Osti dell’Università di Padova
Oggetto di studio: le comunità di pratiche che si stanno formando in ER per il futuro benessere idrico dei territori
Per informazioni e proposte, si può scrivere a tommaso.rimondi2@unibo.it o lasciare un messaggio sotto
Dal seminario del 16 maggio 2024 al Campus di Forlì dell’Università di Bologna è nata l’idea di fare una ricerca idrosociale sulle azioni civiche che si sono sviluppate dopo le alluvioni che hanno colpito tutta la Romagna e alcune località dell’Emilia, in primis quartieri di Bologna. Sotto è riportata una bozza di Protocollo di ricerca.
Retroterra della ricerca: a) le acque interne sono fonte essenziale di benessere e bellezza (vedasi foto), cui dare maggiore spazio nei territori per la necessaria salvaguardia, b) la protesta, soprattutto dei tanti comitati può evolvere nuove socializzazioni e pratiche idriche oltre la sindrome nimby, c) tali innovazioni idrosociali sono il frutto del coordinamento fra attivismo civico, riformulazione dei modelli di sicurezza idraulica, redistribuzione di risorse mobili (fondi) e immobili, a partire da terreni cosiddetti esondabili.
Per queste ragioni si pensa che il perno della ricerca debbano essere delle comunità di pratiche idriche nelle quali vi sia una certa democrazia intesa come tendenziale pari dignità di saperi, ruoli e prestigio istituzionale di chi partecipa. Inoltre, l’accento sulle pratiche indirizza la ricerca su ‘blocchi’ relativamente coerenti di azioni, ambienti, norme, canovacci, atmosfere. Dentro questi blocchi cascano sia le modalità con cui gli esperti modellano i flussi d’acqua, sia come la PA fa pianificazione sia come si mobilitano cittadini e volontari dopo un disastro. L’attesa è di individuare comunità di pratiche che intersechino tali blocchi, tradizionalmente separati se non in conflitto.
In Romagna qualcosa si muove in tal senso e va colto con strumenti di indagine capaci di penetrare mondi sociali disparati: i comitati, le amministrazioni locali, gli esperti, le agenzie, le associazioni professionali …..